FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

 

EPILOGO

 

Beryl non poteva che ritenersi soddisfatto di come erano andate le cose. Il confronto con Gaia era stato un successo e le rassicurazioni che avevano ottenuto li avevano soddisfatti pienamente; adesso restava solo da terminare i lavori lasciati in sospeso su Kalgan prima di fare ritorno a casa. Con aria compiaciuta distolse lo sguardo dal computer della cabina di pilotaggio e si girò verso Derek.

- Devi ammettere, Derek, che se era l’avventura che cercavi in questa missione, l’hai trovata per davvero.-

- Più di quanto potessimo immaginare. Pensa se tutto quello di cui siamo venuti a conoscenza potessimo pubblicarlo sull’Enciclopedia? –

Beryl rise di gusto. – Credo che sarebbero necessari almeno tre volumi di aggiornamento, soltanto per descrivere le cose scoperte negli ultimi quindici giorni. –

Derek si girò con la poltrona verso Beryl. – Chissà !!! Forse un giorno, quando l’Impero Confederato sarà sufficientemente maturo per accettare una verità del genere…-

- Già. – annuì Beryl. – Piuttosto, nei confronti di Loira come ci dobbiamo comportare? -

- Spiegati meglio. –

- Beh, insomma, una volta terminata la nostra missione lei rimarrà con ogni probabilità su Kalgan a continuare i suoi studi. Come possiamo essere sicuri che non gli venga in mente di rendere noto tutto quello a cui ha assistito per acquisire un po’ di notorietà? –

Derek cercò prontamente di minimizzare la questione. – Sono sicuro, Beryl, che Loira non è quel genere di persona che possa speculare su queste cose, dopotutto nella sciagurata ipotesi che questo potesse avvenire, lei non ha prove documentate in merito e noi, se chiamati in causa, possiamo sempre smentire ogni addebito. –

- Speriamo di non avere questo genere di problemi. -

- Ne sono assolutamente certo. – tagliò corto Derek.

Beryl allargò le braccia ed emise un profondo sbadiglio. – Bene, credo che me ne andrò un po’ a dormire; saranno venti ore che non chiudo occhio. – si alzò e dopo aver battuto una mano sulla spalla di Derek se ne andò nella sua stanza.

Dopo qualche minuto Loira entrò nella cabina di pilotaggio e prese il posto di Beryl. Regalò un sorriso sincero a Derek e si portò, con due dita, la ciocca dei capelli sul viso dietro un orecchio.

- Come va? - chiese

- Bene…credo. –

Sorrise ancora. – Huh, credi? Ritieni, forse, di avere ancora dei dubbi sulla tua decisione? –

 

 

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