EPILOGO
Beryl non poteva che
ritenersi soddisfatto di come erano andate le cose. Il confronto con
Gaia era stato un successo e le rassicurazioni che avevano ottenuto li
avevano soddisfatti pienamente; adesso restava solo da terminare i
lavori lasciati in sospeso su Kalgan prima di fare ritorno a casa. Con
aria compiaciuta distolse lo sguardo dal computer della cabina di
pilotaggio e si girò verso Derek.
- Devi ammettere, Derek,
che se era l’avventura che cercavi in questa missione, l’hai trovata per
davvero.-
- Più di quanto potessimo
immaginare. Pensa se tutto quello di cui siamo venuti a conoscenza
potessimo pubblicarlo sull’Enciclopedia? –
Beryl rise di gusto. –
Credo che sarebbero necessari almeno tre volumi di aggiornamento,
soltanto per descrivere le cose scoperte negli ultimi quindici giorni. –
Derek si girò con la
poltrona verso Beryl. – Chissà !!! Forse un giorno, quando l’Impero
Confederato sarà sufficientemente maturo per accettare una verità del
genere…-
- Già. – annuì Beryl. –
Piuttosto, nei confronti di Loira come ci dobbiamo comportare? -
- Spiegati meglio. –
- Beh, insomma, una volta
terminata la nostra missione lei rimarrà con ogni probabilità su Kalgan
a continuare i suoi studi. Come possiamo essere sicuri che non gli venga
in mente di rendere noto tutto quello a cui ha assistito per acquisire
un po’ di notorietà? –
Derek cercò prontamente di
minimizzare la questione. – Sono sicuro, Beryl, che Loira non è quel
genere di persona che possa speculare su queste cose, dopotutto nella
sciagurata ipotesi che questo potesse avvenire, lei non ha prove
documentate in merito e noi, se chiamati in causa, possiamo sempre
smentire ogni addebito. –
- Speriamo di non avere
questo genere di problemi. -
- Ne sono assolutamente
certo. – tagliò corto Derek.
Beryl allargò le braccia ed
emise un profondo sbadiglio. – Bene, credo che me ne andrò un po’ a
dormire; saranno venti ore che non chiudo occhio. – si alzò e dopo aver
battuto una mano sulla spalla di Derek se ne andò nella sua stanza.
Dopo qualche minuto Loira
entrò nella cabina di pilotaggio e prese il posto di Beryl. Regalò un
sorriso sincero a Derek e si portò, con due dita, la ciocca dei capelli
sul viso dietro un orecchio.
- Come va? - chiese
- Bene…credo. –
Sorrise ancora. – Huh,
credi? Ritieni, forse, di avere ancora dei dubbi sulla tua decisione? –
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