- No, di quello sono
abbastanza sicuro. – rassicurò lui. - Mi dispiace soltanto che non sia
riuscito a convincere del tutto Beryl in questa faccenda. -
- Derek, ognuno è libero di
avere le proprie opinioni e, se queste sono profondamente radicate, è
difficile farle cambiare. In questo caso, purtroppo, le opinioni di
Beryl erano un pericolo per l’incolumità mia e della Seconda Fondazione.
Egli ha accettato le motivazioni di Gaia, ma non riusciva ad accettare
le nostre in quanto l’addestramento ricevuto, in questi anni di
militanza nei servizi segreti, lo ha reso completamente intransigente
nei nostri confronti. Per questo motivo mi è stato più facile rimuovere
dalla sua mente il fatto che io appartenessi alla Seconda Fondazione che
ammorbidire la sua linea di pensiero; se ci avessi provato avrei potuto
arrecargli danni cerebrali perché questa operazione avrebbe interessato
un’area molto più vasta del suo cervello. –
- E per quanto riguarda
Gaia? –
- Ho rafforzato in lui
l’idea di accettare l’esistenza di Gaia senza il bisogno di rivelarlo ai
servizi segreti di Terminus. -
- Capisco. Tu, invece, come
ti senti? –
Annuì con la testa. – Un
po’ di riposo mi ci voleva. Ora sto molto meglio. –
- Spiegami una cosa; come
fate a…ad avere queste doti? –
- E’ solo una questione di
allenamento. E’ vero che dopo molte generazioni in cui i mentalisti
hanno vissuto e procreato quasi sempre tra di loro a noi ci viene molto
più facile acquisire queste capacità; ma all’inizio questo non accadeva
e bisognava esercitarsi molto più di adesso. –
- Quindi vuoi dire che
chiunque potrebbe acquisire le vostre doti? –
- Non è così semplice.
Devi sapere che ognuno di voi, nella vita quotidiana, utilizza solo il
venti percento della capacità del proprio cervello; il restante ottanta
percento rimane per tutto il resto della vita praticamente inutilizzato.
Noi, fin dalla tenera età, veniamo eruditi a utilizzare anche quella
zona, cosiddetta ‘morta’, del nostro cervello, sviluppando le capacità
che ben conosci. Purtroppo per una persona già adulta questo è un
percorso ormai impossibile da intraprendere. Forse, questa tua
caratteristica di avere una mente incorruttibile, può essere una
predisposizione latente del tuo cervello a questo tipo capacità. -
- Anche tu ti eri accorta
che non potevi influenzare la mia mente? -
-
Sinceramente no. Noi mentalisti non ce ne andiamo in giro entrando e
uscendo dalle menti altrui come se niente fosse; questo probabilmente è
uno dei luoghi comuni che insegnavano tempo fa su Terminus. A dire il
vero non mi ero accorta di questa tua peculiarità perché, fino a che
Ramos non lo ha rivelato, non ho mai cercato di leggere o modificare la
tua mente; in alcune occasioni ho solo potuto percepire le tue emozioni
più intense, quelle che noi mentalisti
captiamo involontariamente in quanto è il soggetto che le esterna e noi
siamo gli unici ad avere la sensibilità necessaria per avvertirle. –
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