Per la prima volta
dall’inizio della missione, Derek perse la sicurezza solita che lo aveva
sempre accompagnato. Le parole di Beryl gli risuonarono nella testa due,
tre, quattro volte in un circolo vizioso dalla quale non riusciva a
trovare la fine, mentre il volto sfinito di Loira lo fissava indifeso.
E se la Fondazione, per la
prima volta in mille anni, avesse cominciato a camminare da sola verso
il suo futuro, senza nessuno che gli guardasse le spalle? Dopotutto
Seldon demandò alla Seconda Fondazione i suoi compiti di supervisione
finché non si fosse formato il nuovo impero ma, adesso che l’impero era
nato, il Piano Seldon aveva esaurito la sua funzione ed i mentalisti
avrebbero dovuto farsi da parte e lasciare l’impero padrone del proprio
destino.
D’altro canto, che male ci
sarebbe se qualcuno continuasse a vegliare sulle sue sorti senza
chiedere niente in cambio. Tutto sommato, se un robot ha mosso i fili
della galassia per ventimila anni…
Tutte queste sensazioni
ruotarono nei pensieri di Derek nell’arco di pochi secondi finché,
ridestatosi, si voltò verso Loira e disse – E sia… - e azionò lo
storditore.
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