E Jorgaard faceva proprio parte di quella
schiera di studiosi che, da circa mille anni, si adoperavano a
ricercare, analizzare, approfondire e catalogare tutto ciò che avrebbe
fatto parte degli aggiornamenti alla successiva edizione
dell’Enciclopedia Galattica.
Era l’anno 1020 E.F.,
all’uscita della nuova edizione mancavano circa nove mesi ed il lavoro
era diventato sempre più frenetico. Quella che si doveva completare e
pubblicare era la centosedicesima edizione.
Arrivarono alla sede della Casa Editrice
dopo circa trenta minuti.
Insieme alla Volta del Tempo era la
costruzione più antica di Terminus e, se si provava ad inscrivere la
città in un cerchio, il suo centro sarebbe coinciso proprio con il punto
in cui si trovava la Casa Editrice. Da quel palazzo, infatti, era
partita l’espansione di Terminus City in senso radiale.
Salirono l’ampia scalinata centrale fino ad
arrivare davanti all’ufficio del Direttore Pat Thorndal, attesero
qualche minuto prima di essere ricevuti e poi finalmente entrarono.
- Signori, benvenuti. Vi aspettavo con
ansia. Prego sedetevi. –
Pat Thorndal era un uomo longilineo di
sessantadue anni, alto e con una leggera barba bianca e dei radi capelli
intorno alla testa. Persona dai modi gentili ma decisi, da circa quattro
anni era a capo della Casa Editrice, quale successore di Erol Maisto
rimasto in carica la bellezza di trentadue anni. Questa era la sua prima
pubblicazione da direttore ed era comprensibile una sua certa
apprensione per gli ultimi dettagli inerenti l’Enciclopedia. Nelle
ultime settimane, infatti, girava il palazzo in lungo e in largo,
ufficio per ufficio, per supervisionare i più piccoli ed impensabili
particolari sullo stato dell’aggiornamento.
- Perdonatemi se vi ho scomodato durante un
giorno di festa, ma ciò di cui devo parlarvi non poteva attendere un
giorno di più. –
- Non ci ha scomodato affatto direttore. –
disse Derek, scuotendo lievemente il capo - Fortunatamente sia io che
Beryl non abbiamo famiglie a cui render conto delle nostre assenze, ne
tantomeno, avevamo preso impegni inderogabili. –
- Bene, bene. Mi fa maggiormente piacere. –
- Quando mi ha chiamato, Direttore, mi
aveva parlato di un incarico delicato. Di cosa si tratta? – chiese Beryl,
mettendosi comodo sulla poltrona.
- Beh, vengo subito al
dunque, senza girarci troppo intorno. Ieri sera da Kalgan ho ricevuto
una comunicazione con la quale mi informavano che il Governatore ha
approvato la richiesta di aprire il
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