FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

           

- Forse. Comunque dammi qualche minuto; mi vesto e andiamo a sentire cosa vuole. Resta comodo se vuoi, ah…… e non mettere in disordine. –

- Spiritoso, davvero spiritoso. – ribatté ironicamente Beryl.

 

L’abitazione di Jorgaard era una classica villetta monofamiliare tipica del rione Mallow di Terminus City. Ambiente unico all’entrata, due stanze da letto, due bagni, una cucina e qualche ripostiglio in circa duecento metri quadri. Niente di pretenzioso, ma con tutto il necessario per viverci comodamente. Adesso, che da circa tre mesi viveva nuovamente da solo, lo spazio a disposizione era anche più di quanto avesse bisogno e malgrado la partenza di Eileen, con la quale aveva convissuto per due anni, aveva stranamente riscoperto il piacere di stare solo.

Gli piaceva molto rimanere in casa a godersi i suoi momenti d’intimità, coltivare i suoi hobby, guardarsi qualche film interattivo in olovisione oppure stare semplicemente sul divano a guardare fuori dall’ampia vetrata della sala; ma sfortunatamente  non aveva molte occasioni per farlo.

Il suo lavoro alla Società Editrice era importante ed allo stesso tempo incalzante. Da qualche secolo ormai, ogni dieci anni veniva puntualmente pubblicata la nuova edizione della famosa Enciclopedia Galattica, la grande opera voluta da Hari Seldon per preservare tutto il sapere umano.

Fu proprio grazie al progetto dell’Enciclopedia che tutto ebbe inizio. Uno sparuto gruppo di studiosi, composto da ventimila famiglie, venne praticamente esiliato su Terminus dalla Commissione di Sicurezza Pubblica di Trantor, durante gli ultimi giorni del vecchio impero, per lo sviluppo di questo progetto. Purtroppo, negli anni che seguirono, l’Enciclopedia si rivelò essere solo una copertura di facciata per i veri obiettivi che si era preposto Seldon: creare le basi per la nascita di un nuovo impero, lontano dall’influenza di quello ormai vecchio e decadente.

Il vero scopo venne alla luce solo cinquant’anni dopo l’insediamento su Terminus, all’alba della pubblicazione della prima edizione, e fu proprio Hari Seldon, in una sua apparizione olografica a rivelare la cruda verità.

Lo shock, tra gli enciclopedisti, fu devastante. Tutto quello per cui avevano lavorato e creduto per cinquant’anni non aveva mai avuto uno scopo reale; erano solo stati attori di una pantomima che aveva mascherato un altro progetto ben più ambizioso.

Ci volle del tempo; il progetto dell’Enciclopedia passò in secondo piano rispetto alle più incombenti necessità della neonata Fondazione: difendersi dai regni confinanti, dal ritorno del vecchio impero e da imprevisti non contemplati dalla psicostoria. Ma l’opera dell’Enciclopedia non si arrestò, fu proseguita, inesorabilmente ed ostinatamente.

8 di 70