Trascorsero alcuni secondi
di silenzio finché i due acconsentirono alla proposta con un leggero
cenno del capo.
- Va bene Ramos. – esordì
Derek – Dite che non ci avete catturato, che non avete intenzioni ostili
e che volete soltanto parlarci. Vi ascoltiamo, allora. -
- Grazie Derekjorgaard, è
quello che volevo. – incrociò le mani e guardò ripetutamente i tre
studiosi davanti a lui. – E’ bene che vi faccia una premessa a quanto
sto per dirvi, in modo che possa essere meglio compreso. Dovete sapere
che Gaia esiste da molto tempo, da ancor prima ancora che il vecchio
impero diventasse una realtà. Il nostro mondo venne fondato dai robot
circa ventimila anni fa… -
- Cosa ? – disse Derek
restando con la bocca aperta dallo stupore.
- Proprio così. – continuò
Ramos – a quell’epoca il primo impero non era ancora nato, esistevano
una cinquantina di mondi precedentemente colonizzati e la Terra aveva
appena iniziato la sua seconda fase di espansione e colonizzazione della
galassia. –
- La Terra ? – questa volta
fu Loira a stupirsi. – Allora è veramente esistita? Non è solo una
leggenda. –
- Molte leggende nascono
sempre da un fondo di verità. Comunque si, la Terra è esistita
veramente, essa è stata la culla dell’umanità ed è grazie
all’intraprendenza dei suoi abitanti che oggi la galassia può dirsi
interamente colonizzata. – prese un attimo di pausa come per far
riprendere i suoi tre ascoltatori dallo sbigottimento.
- Ebbene, come dicevo, Gaia
venne all’epoca fondata da alcuni androidi, ovvero robot dalle sembianze
umane, dotati delle stesse nostre capacità mentali. Grazie al loro
intervento essi resero, nell’arco di parecchie centinaia di anni, gli
abitanti di, quello che all’epoca era un piccolo mondo agricolo in un
unico, grande organismo senziente, capace di formare una coscienza
collettiva a livello planetario. –
- Ventimila anni ! – ripeté
sottovoce Derek.
Ramos sorrise. – Come
vedete signori, per rispondere alla vostra prima domanda, se avessimo
avuto piani di conquista non ci saremmo certo nascosti per tutto questo
tempo al resto della galassia. Avremmo potuto agire quando il primo
impero non era ancora nato, oppure approfittare degli ultimi mille anni
di caos. –
- E chi ci dice che non
possiate cambiare idea. – specificò Beryl.
- Sapete, gli stessi robot
che ci donarono queste capacità ci educarono anche al rispetto e alla
considerazione della vita umana, così come facevano loro grazie alle
Leggi della Robotica, impresse nei loro cervelli positronici che… –
-Un momento…non credo di
aver mai sentito parlare di queste leggi. – incalzò Beryl.
- E’
ovvio che non ne abbiate mai sentito parlare dato che erano leggi create
dagli abitanti della Terra esclusivamente per proteggersi da un uso
sconsiderato dei robot.
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