FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

 

- Mentre lei, signor Beryllafcadio, ha cercato fin dal mio arrivo di proteggersi da un mio eventuale, ma alquanto improbabile, attacco mentale con quella specie di generatore di scudo mentalico che tiene stretto sulla cintura. –

Derek e Loira si voltarono verso Beryl, per sincerarsi della veridicità della parole di Ramos e notarono entrambi che il loro compagno aveva la mano posata su un piccolo cubo bianco.

- Beryl ! – disse Derek - … che diavolo stai facendo? –

Beryl non dette retta alle parole del suo amico e continuò a tenere gli occhi su Ramos.

- Oh, non si dia pena Derekjorgaard – proseguì Ramos come se nulla fosse. - quello strumento, nonostante la sua sofisticata tecnologia, ha poco effetto su di me, visto che anche se non riesco a leggere distintamente i suoi pensieri, riesco comunque a percepire ogni sua singola emozione. Credo che quel dispositivo non sia stato creato per schermare in pieno le mie doti mentali ma bensì, forse, per schermare le capacità mentali di questa graziosa ragazza. – concluse, indicando Loira.

Loira girò leggermente la testa verso i suoi colleghi con espressione visibilmente imbarazzata.

- Non….non credo sia il caso…. - riuscì con fatica a dire.

- Un momento, un momento! – disse Beryl con voce alta, rivolgendosi di scatto verso Loira. – Tu sei un membro della Seconda Fondazione? –

- Loira? – fu l’unica cosa che Derek riuscì a dire, cercando una risposta nel suo sguardo.

Beryl trasalì. – Non posso crederci, ci hai mentito per tutto questo tempo. Probabilmente ci hai anche manipolato a tuo piacimento come delle marionette per farci venire fin qui e consegnarci nelle loro mani… - e indicò Ramos.

- Non è come credete. Voi non capite… - cercò di giustificarsi la ragazza.

- E allora? Come stanno realmente le cose, fammi capire? – Beryl si alzò dalla sedia ma fu subito bloccato dalla mano di Derek che lo fece sedere nuovamente.

Beryl si divincolò nervosamente dalla presa del suo amico.

- Signori, signori. – intervenne Ramos – Vi prego. Non c’è bisogno di alterarsi in questo modo. Perdonate la mia irriverenza, non avevo intenzione alcuna di mettervi uno contro l’altro. Ho solo cercato di essere sincero con voi e non pensavo che foste all’oscuro di quello che vi ho detto e per questo chiedo umilmente venia. -

Derek, seduto tra Loira e Beryl, fece cenno ai due di calmarsi.

- Questo è una problema che risolveremo in un secondo momento. Adesso cerchiamo di prestare la nostra attenzione a quello che Ramos si è proposto di dirci. – Loira un membro della Seconda Fondazione?, continuò a riecheggiare nella mente di Derek.

 

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