- Comprendo le vostre
perplessità, ma voglio rassicurarvi sul fatto che per voi non
rappresentiamo nessun pericolo. Non abbiamo intenzioni ostili. – E con
un cenno delle mani invitò loro a sedersi intorno al tavolo.
Si accomodarono
contemporaneamente senza distogliere lo sguardo dal loro ospite; la
sicurezza che palesemente Ramos ostentava non li tranquillizzava
affatto.
- Cosa volete da noi ? –
domandò senza giri di parole Derek.
- Veramente questa è una
domanda che avrei dovuto porvi io, visto che siete stati voi ad entrare
nel nostro sistema planetario, ma francamente non ho interesse a
chiedervelo in quanto ho potuto consultare i diari di bordo della vostra
nave dalla mia stazione ed ho già avuto la risposta a questo
interrogativo. –
- Come ha fatto a
consultare il nostro database? – chiese Beryl, sempre più sulle sue.
- Oh! – esclamò con un
lieve sorriso - Il vostro computer comunica con voi grazie ad
un’interfaccia neurale e per Gaia è semplice collegarsi con esso in
quanto la comunicazione per via neurale è il mezzo che solitamente noi
utilizziamo. -
- Quali sono le vostre
intenzioni, ora che ci avete catturati? –
- Ma noi non vi abbiamo
affatto catturato. Vi abbiamo direttamente portato qui solo per non
perdere ulteriore tempo anche se il sospetto che vi accompagna credo che
difficilmente potrà tranquillizzarvi nonostante le risposte che intendo
darvi. Sapete, siete un gruppo di ricerca alquanto particolare, a quanto
ho avuto modo di scoprire. –
- Cosa intendete dire ? –
chiese Derek
- Vede, lei signor
Derekjorgaard, ha una mente molto particolare, quasi unica direi. –
Derek scosse la testa -
Continuo a non capire. –
- Ma certo, mi spiego
meglio. Grazie alle doti di Gaia possiamo leggere ed interpretare i
pensieri di chiunque. – e per un breve attimo fissò Loira. – Ma
stranamente nel suo caso mi riesce impossibile. I suoi tracciati neurali
sono di una complessità tale che riesco a malapena percepire solo i suoi
stati d’animo più intensi e niente più. –
- E questo sarebbe un bene
o un male? –
- Beh, Derekjorgaard,
dipende dai punti di vista. Ad esempio cercare di influenzare i suoi
pensieri per me sarebbe impossibile, d’altro canto la sua mente è
comunque prigioniera di se stessa, nel senso che lei non sarebbe in
grado, purtroppo, di condividere esperienze di coscienza collettiva con
Gaia. –
Derek abbassò la spalle,
fino a quel momento contratte. - Beh, Ramos, mi creda o no, provo un
certo sollievo in quello che mi dice. –
- Come ho detto, dipende
dai punti di vista. – agitò in aria una mano e poi fissò Beryl
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