- Sembra che stiano
bussando. – constatò Loira.
- Apriamo? –
- No Beryl. – replicò
ironicamente Derek. – Diciamo loro che non c’è nessuno a bordo, magari
se ne vanno. – poi si abbassò, sollevò la griglia di protezione per
avere accesso ai comandi del portello, si assicurò che all’esterno ci
fosse la stessa pressione atmosferica ed infine lo aprì.
Tutti e tre fecero
contemporaneamente un passo indietro per dare spazio alla persona che si
apprestava ad entrare.
Un uomo dall’apparente età
di quarant’anni, con capelli neri e ricci e di bell’aspetto sbucò dal
pavimento con un sorriso stampato sul volto, Derek gli tese
istintivamente la mano per aiutarlo a salire, dopodiché si ritrasse
velocemente. Almeno non sembra armato, pensò guardando il suo
abbigliamento semplice e austero, privo di qualsiasi cintura
porta-oggetti o fondina. Si rimise in ordine la tunica verde chiaro che
indossava e alzò lo sguardo verso i tre convenuti e con uno strano
accento disse:
- Siate i benvenuti! Io
sono Gaia. -
Un breve attimo di paralisi
colse i tre ricercatori.
- Ha detto Gaia ? – disse
con voce incerta Derek
- Certamente, il mio nome
completo è Ramosseneridevilara, ma potete chiamarmi Ramos. –
- Ma lei si è presentato
come Gaia e non come Ramos. – precisò Beryl mentre si portava una mano
verso la sua cintura.
- Certo, io sono Ramos ma
sono anche parte della coscienza collettiva di Gaia e quindi posso
altresì definirmi Gaia. –
Derek iniziò a girare
intorno a Ramos, mantenendosi a cauta distanza, osservandolo come fosse
uno strano essere venuto da chissà dove.
- Coscienza collettiva?
Quindi lei vuole dire che è……in contatto telepatico con altre persone
sul pianeta? -
Ramos si girò verso Derek,
in quel momento giunto alle sue spalle.
- Con tutti gli abitanti
per la precisione. La nostra coscienza collettiva è una simbiosi che
coinvolge qualsiasi essere vivente sul nostro pianeta. -
- Tutto il pianeta potrebbe
ascoltare quello che ci stiamo dicendo? –
-
Esattamente. Può essere un concetto un po’ difficile da comprendere per
chi, come voi, ha una coscienza individuale, ma vi assicuro che ciò che
vi sto dicendo corrisponde alla verità. Se, d’altro canto, questo vi
infastidisce posso distaccarmi provvisoriamente dalla coscienza
collettiva di Gaia… - poi si accigliò e proseguì. - anche se questo mi
provocherebbe certamente un senso di vuoto e solitudine. - poi si
avvicinò al tavolo, tirò indietro una poltroncina, si sedette e
continuò.
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