FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

 

Tutto presumibilmente tornerà allo stato originario delle cose e quello per cui mi sono prodigato nel giro di pochi anni cadrà nel dimenticatoio.

È questa la mia vera sconfitta.

Potevo pensare di creare un clone di me stesso, in tutto e per tutto identico a me, con le mie stesse innate capacità  ma… - scosse la testa - …… ma  io volevo un figlio non un simulacro. – Fece una pausa ed iniziò lentamente a camminare a destra e sinistra, con le mani dietro la schiena.

- Poverino, mi fa quasi pena. –  disse Loira sottovoce.

- Quando ha accennato l’intenzione di farsi clonare – disse Beryl con voce greve – ho avuto un brivido lungo la schiena. –

- Zitti. Sentiamo cos’altro ha da dire. -  esclamò Derek facendo un ampio gesto della mano.

Ma questo messaggio olografico non l’ho registrato solo per parlarvi dei miei rimpianti, anche se ci tenevo, in un certo senso, far sapere ai posteri che non sono stato quel che sicuramente i vostri libri di storia descriveranno: un freddo tiranno ed  un macellaio. Certo ho fatto cose disdicevoli, però ho anche vinto molte guerre senza sparare un colpo e senza fare stragi.

Comunque, sono quasi sicuro che chi ascolterà questo messaggio saranno membri della rinata Fondazione, giunti qui su Kalgan con l’arroganza dei vincitori, per dare ascolto alle ultime parole di un mutante sul letto di morte.

Morirò presto, questo è vero, ma prima di darvi questo piacere voglio rendervi partecipi di qualcosa di cui probabilmente non siete a conoscenza.

Molti si sono sempre chiesti da quale pianeta provenissi. Se i miei poteri erano innati o se li avevo acquisiti. Ho avuto modo di sentire svariate leggende sulle mie origini e devo ammettere che ci ho provato anche gusto. Tutti i più grandi condottieri, del resto, hanno sempre tenuto nascoste le loro origini, appositamente per circondarsi di quell’alone misterioso e leggendario che finiva con l’incutere timore ai suoi nemici.

Ebbene, dopo tanto chiacchierare su di me,è ora che finalmente sappiate la verità. – si avvicinò alla olocamera finché non rimase visibile solo il suo mezzobusto. – La cruda verità. –

- Perché ho la sensazione che quello che sentirò non mi piacerà affatto? – disse Derek con tono preoccupato.

- Shhh. –

Non sono, come molti ritengono, un membro rinnegato della Seconda Fondazione. Tutt’altro, ho dato la caccia ai membri di quella presunta loggia per anni e senza risultati.

 

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