FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

           

Entrarono in quella che sembrava una specie di cantina o magazzino leggermente illuminato dalle finestre poste in alto sui muri. C’era molta polvere sul pavimento e sugli scaffali e ad ogni passo si alzavano delle nuvole grigie di pulviscolo che rendevano fastidiosa la respirazione.

- Da questa parte. – indicò il tenente Komar.

Aprirono un’altra porta, salirono delle scale e finalmente, da una entrata laterale ebbero accesso all’androne principale del palazzo.

L’ampia sala era adornata con decorazioni marmoree sui muri e sulle colonne; la pavimentazione, pur se coperta dalla polvere, mostrava dei mosaici finemente intarsiati dalle tonalità vermiglie. Al centro di questo ambiente regale dominava una larga scala mobile che portava ai piani superiori, mentre il soffitto era sovrastato da un’immagine scolpita che rappresentava un sole ed un’astronave.

Loira mormorando tra sé parole di stupore, prese il suo sottilissimo palmare trasparente ed iniziò a scattare delle foto mentre Beryl continuava a girarsi intorno con la testa rivolta verso  l’alto. Derek, nel frattempo, si girò verso Komar.

- Bene tenente. Adesso ci serve solo che attivi il quadro dell’alimentazione e poi noi inizieremo il nostro lavoro. –

- Non desiderate essere scortati nelle sale del palazzo? – disse Komar con stupore.

- No tenente. Non siamo superstiziosi. Siamo convinti che questo ambiente sia sicuro come qualsiasi altro luogo. Lei è libero di andare se vuole. –

- Ho avuto comunque l’ordine di presidiare il palazzo durante la vostra permanenza. Con il vostro permesso attenderò fuori. –

- Il nostro incarico richiede parecchie ore di lavoro e parecchi giorni. –

- Ne sono perfettamente a conoscenza Consigliere. Attenderò fuori finché il vostro compito non sia esaurito. –

- Va bene tenente. Può andare. –

Salutò alla maniera kalganiana e si congedò.

Beryl, nel frattempo si era avvicinato.

- Quanta formalità con quel tenente. Sembrava quasi che abusassi del tuo stato di Consigliere. –

Loira fissò i due con curiosità.

- Credevo foste ricercatori e non Consiglieri di Terminus. –

- In verità – disse Beryl – io sono ricercatore mentre Derek oltre ad essere uno storico è anche un Consigliere. Non so quale delle due cose però faccia a tempo perso. –

 

 

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