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Le Opere

Il primo amore di Isaac Asimov , ed il genere che gli ha dato maggiore popolarità è la fantascienza. Le prime letture di fantascienza le fa appunto sulle riviste come "Amazing Stories" trovate nel negozio paterno, che lo spingeranno ben presto a cimentarsi lui stesso nella scrittura di alcuni  racconti brevi il primo dei quali ad essere pubblicato è  "Naufragio su Vesta" del 1939.
Viene scoperto dal grande editore John Campbell a cui va il merito di aver lanciato la maggior parte dei talenti della S.F. dell'epoca.

Si trova a vivere la "Golden Age" , l'età dell'oro della Fantascienza anni 40, ma subito se ne discosta con il suo stile personale inconfondibile, nel quale , i dettagli tecnici vengono trascurati per dare spazio alla storia, ai personaggi ed all'intreccio delle vicende.

I suoi racconti sono affreschi di grande respiro, sono mosaici i cui pezzi si ricompongono solo nel finale o molti libri dopo, e questo gli ha resi immortali: niente omini verdi, ma solo esseri umani che si trovano ad attraversare il vortice delle vicende della storia futura.

Per questo nessuno dei suoi racconti ha trovato una trasposizione cinematografica (1), egli stesso ha sempre rifiutato  di scrivere sceneggiature  dei suoi romanzi. Sarebbe stato troppo riduttivo e avrebbe distrutto la magica atmosfera dello svolgersi della vicenda attraverso episodi di appassionante complessità. Non per niente tra i suoi capolavori  sono anche da annoverare  diverse novelle del genere giallo.

Non Meno importante è stata l'attività di Asimov come divulgatore scientifico. Centinaia sono le sue pubblicazioni riguardanti la Fisica, la Chimica la Matematica  la Biologia fino ad arrivare alla Storia, alla letteratura e perfino alla Bibbia. Non meno note sono  alcune sue raccolte di poesie satiriche (limericks).

Ma veniamo alla fantascienza; Asimov ha scritto le suo opere principali in cicli i cui libri non sono stati scritti in ordine cronologico, ma sempre aggiungendo un nuovo tassello alla complessa vicenda della storia futura dell'umanità e purtroppo egli ci è mancato quando ancora era ben lontano dal completare questo disegno.

La storia che racconta Asimov parte pressappoco dai giorni nostri fino ad arrivare ad un periodo che è a circa a 50.000 anni nel futuro. In essa si raccontano le vicende dell' umanità a partire dal periodo della robotizzazione e informatizzazione della società (fino circa al 2300 A.D.), ed il contributo che questa darà al passo successivo: la colonizzazione del sistema solare prima,  il volo verso le stelle poi, la lenta e difficile espansione della vita umana  nello spazio fino alla fondazione di un Impero Galattico. Le vicende di questo, il suo crollo e  la successiva rinascita ad opera delle Fondazioni, sempre sotto la guida dei numi tutelari dell' umanità, le I.A. (intelligenze artificiali, i Robot).
 

Le famose "tre leggi della robotica", pubblicate in italiano in "Io Robot"  ed. Bompiani 1963

Le sue opere di fantascienza vengono comunemente raggruppate in "cicli", ognuno dei quali  comprende un certo periodo "storico". E' da notarsi come in realtà non tutte le date ed i periodi coincidano nei vari romanzi, che comunque sono scritti per essere letti singolarmente. Asimov stesso non teneva ad una precisione assoluta, privilegiando la qualità dell'episodio a scapito talvolta della coerenza "storica".

E comunque è da sottolinearsi il fatto che la maggior parte dei romanzi dei vari cicli fantascientifici sono stati scritti dall'autore dopo una pausa di circa trenta anni, e che dunque anche il suo stile più "tardo" risente di una certa evoluzione dei gusti dell'autore. I puristi della prima ora disdegnano le opere di questo "ritorno" alla fantascienza, altri le esaltano,  ma tutto comunque è lasciato al giudizio dei lettori.

Le sue opere hanno impressionato ed incoraggiato la generazione che poi è stata protagonista della corsa allo spazio, così come tutta la fantascienza successiva, basti pensare alla trilogia  cinematografica di Guerre Stellari, essa potrebbe trovare una collocazione temporale tra i primi due libri della Fondazione.

Isaac Asimov si dichiarava felice di aver vissuto abbastanza da veder diventare realtà molte delle cose da lui immaginate decenni prima. Per questo la sua Fantascienza è così importante, mai troppo fantasiosa e basata quasi sempre su concrete basi o speculazioni scientifiche, ci ha dato il senso della realtà a cui dobbiamo tendere, senza illusioni ma con la consapevolezza che il destino è nelle nostre mani, sta solo a noi trasformarlo in una realtà da sogno ... o nel peggiore degli incubi.              

(1) nel 2000 è uscito nelle sale "L'uomo Bicentenario" ispirato all'omonimo racconto, un film comunque mediocre e poco fedele alla storia originale
(2) nel 2004 è stato annunciato il Film
"Io Robot" liberamente ispirato al libro omonimo.