FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

 

Un ghigno comparve sulla bocca di Beryl. – Altrimenti questo…. – ed attivò il secondo dispositivo posto alla sinistra della sua cintura.

 

Derek era ancora collegato all’interfaccia neurale del computer di bordo con il display olografico sospeso davanti ai suoi occhi intento a verificare la registrazione che Ramos aveva cancellato. Si era appena reso conto che gli erano state cancellate anche le coordinate galattiche di Gaia quando udì quell’urlo.

Girò di scatto la testa in direzione dell’urlo, si scollegò bruscamente dal computer e corse al centro della nave impugnando lo storditore.

Lo scena a cui si trovò davanti lo lasciò per un paio di secondi immobile.

Loira giaceva in ginocchio da un lato della stanza centrale della nave con un’aria a dir poco sconvolta ed i capelli che gli coprivano parzialmente il viso mentre, esattamente dalla parte opposta, Beryl si trovava anch’egli steso per terra, impossibilitato a compiere qualsiasi movimento come bloccato da una mano invisibile.

- Che cosa è successo. – chiese con voce allarmata, non sapendo chi soccorrere per primo.

- L…l…lui. – cercò di dire Loira con voce roca.

- Beryl? –

- Fermala. – si sforzò anche lui. – non riesco a muovermi. –

Valutò che Loira fosse quella messa peggio e gli si avvicinò, ma lei prontamente gli fece cenno di fermarsi.

- Mi potete dire, dannazione, cosa succede qui dentro? -

Loira cercò di mettersi in piedi appoggiandosi alla parete. – Beryl….. ha uno…staticizzatore mentale…non…non puoi capire il dolore…-

Derek si rivolse a Beryl, immobile contro la parete. – Hai uno staticizzatore? Non si usano da centinaia d’anni, così come lo scudo mentalico; come li hai avuti? –

- E’…..è un agente….- iniziò a dire Loira ormai messasi in piedi.

- Cosa? – disse Derek attonito.

- Si….solo i servizi segreti di Terminus…hanno ancora quei dispositivi. – confermò Loira.

La mimica facciale di Beryl rivelava che stava compiendo uno sforzo disperato per muoversi.

- Stordiscila Derek. E’ lei che mi blocca i movimenti. -

- Per impedirti…. – si accasciò di nuovo. -…di usare di nuovo quell’arma contro di me. –

- E’ vero che sei un agente dei servizi segreti? –  chiese Derek.

- Si, è vero. Oltre ad essere un enciclopedista, lavoro anche per il governo. Come fai tu, del resto. –

 

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