Lasciarono Trantor dopo poche ore.
Salutarono il direttore della Biblioteca,
lo ringraziarono per la sua disponibilità e si augurarono a vicenda di
ritrovarsi ad uno dei prossimi convegni di storia o di archeologia del
primo impero, dopodiché ritornarono sulla Star’s End ed
iniziarono i preparativi per la partenza. Derek cercò di convincere
Loira a ritornare su Kalgan e di non intraprendere quel viaggio con loro
che si prospettava dagli esiti molto incerti e con qualche percentuale
di pericolo. Loira al contrario, da donna determinata quale Derek scoprì
essere, si rifiutò di interrompere in questo modo quella che lei
riteneva una ricerca che forse mai più gli sarebbe capitata nella vita e
minacciò, in tono scherzoso, di legarsi in cabina di pilotaggio finché
l’astronave non fosse decollata in direzione Gaia con lei dentro; lui le
rispose che avrebbe potuto stordirla e lasciarla su Trantor e lei gli
controbatté intimandogli di provarci. Il tutto si concluse quando Beryl,
con aria divertita, accusò entrambi di mettere in scena delle amorevoli
schermaglie e null’altro.
Nota ormai la posizione di Gaia, Derek
inserì la rotta che con una sequenza calcolata di diciotto balzi li
avrebbe condotti nel sistema di Gaia, a circa trentottomila anni luce da
dove ora si trovavano.
III Interludio
- Hanno deciso di partire quindi? – chiese
Livanne al suo maestro.
- Si e spero che possano fare ritorno
quanto prima portandoci buone notizie. –
- Non sarebbe stato meglio se questa
missione l’avessimo portata noi a compimento? Loro, del resto, non hanno
nessuna difesa contro un pianeta di mentalisti. –
- Credi forse che cento o mille di noi
avrebbero sorte migliore? -
- Ma… -
- Devi capire Livanne che il nostro compito
è quello di salvaguardare il destino del neonato Impero Confederato, i
restanti problemi della galassia non devono, per forza di cose,
riguardarci. Se gli abitanti di Gaia dovessero rivelarsi in futuro un
problema per il nuovo impero allora sarà nostro compito agire, ma finché
questa possibile minaccia rimane solo una remota eventualità noi
dobbiamo mantenere l’assoluto anonimato davanti al resto della galassia.
Così come presumibilmente Gaia ha fatto un tutti questi secoli. –
Livanne dopo questa ennesima spiegazione
assunse un’aria mortificata. – Perdoni la mia ingenuità. Le sue
spiegazioni sono sempre così estremamente semplici che mi avvilisco
ogniqualvolta mi rendo conto di non riuscirci ad arrivare da solo, senza
che lei mi chiarisca le cose. –
49 di 70
|