FONDAZIONE ANNO MILLE 
di R. Simone

 

Tradotto in parole, il dialogo si svolse più o meno in questo modo:

- Ti aspettavo, Livanne. Ho terminato i miei calcoli poca fa. – disse mentalmente.

- Siete arrivato ad individuare una previsione attendibile, Maestro? – domandò, manifestando una certa tensione.

L’uomo, con aria pacata, continuò a fissare il cielo. – Si, i risultati che ho ottenuto sono molto interessanti e……..allarmanti. –

- Spiegatevi meglio, vi prego. -

Scosse la testa – Dai miei calcoli risulta che una variabile imprevista, come quella che abbiamo considerato, inserita nel contesto attuale genera equazioni acaotiche nella sezione 67S03 e nelle stringhe ad essa correlate. I risultati più ottimistici che ho ottenuto, inducono a prevedere un periodo di caos almeno per i prossimi cinquant’anni.-

Livanne si voltò verso il suo maestro – Di che entità? –

- Attualmente non prevedibile. –

- Com’è possibile? L’impero è nato, la stabilità galattica dovrebbe essere ormai conseguita. –

- Nonostante il nuovo secondo impero sia ormai una realtà, esso è ancora in uno stadio embrionale, i suoi meccanismi non sono ancora…………….perfettamente oliati. In questo momento l’Impero Confederato si trova in quella che noi definiamo “fase di equilibrio precario”. Una discreta percentuale di pianeti che sono entrati a far parte dell’impero, accettando la guida di Terminus, non sono ancora del tutto convinti che la strada intrapresa sia quella giusta. Essi hanno abbracciato la causa dell’impero esclusivamente per non trovarsi tagliati fuori dalle rotte commerciali stabilite dalla Fondazione e non perché credono concretamente in un nuovo impero che garantisca la stabilità galattica. – Adesso anche lui si voltò verso il suo allievo. -  Fintanto che questi pianeti resteranno nel dubbio, ci sarà sempre una possibilità che alla fine rinneghino i trattati stipulati con Terminus e si distacchino definitivamente dal nuovo impero.

- Capisco. -

- Supponi adesso che, in questa delicata fase di transizione, si venga a conoscenza dell’esistenza probabile di qualcuno o qualcosa in grado di annichilire il potere di Terminus in qualsiasi momento. -

- I propositi di stabilità e di unità galattica perderebbero di credibilità… – sentenziò Livanne -… e molti mondi, per non essere trascinati insieme ad un eventuale caduta di Terminus, si distaccherebbero dall’impero creando nuovamente piccoli regni sparsi e indipendenti. –

 - Bene. – si complimentò il maestro - ma la tua riflessione non è completa. –

 

 

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