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Il comando che gli ho impartito ha
praticamente disattivato le sue funzioni cognitive pur lasciando attivo
il cervello positronico.
Roj approvò
con un ampio cenno del capo. – In questo modo lo puoi disattivare
mantenendoti ad una distanza di sicurezza qualora un suo eventuale
malfunzionamento pregiudichi una situazione di pericolo.
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Giusto. Inoltre alcuni stadi di
programmazione possono essere completati impartendo istruzioni vocali,
senza il bisogno di collegarlo ad un computer.
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Lo devo riconoscere Han, hai fatto
veramente un buon lavoro. – commentò Roj dandogli una pacca sulla
spalla.
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Suvvia Roj. – disse Han agitando le mani
in avanti quasi volesse sminuire il complimento ricevuto. – Sai
benissimo che senza il tuo aiuto nello sviluppo della teoria
dell’Analisi Intersezionale non c’è l’avrei mai fatta; anche se devo
ammettere che non è stato facile lavorare su un androide con il volto
perfettamente identico al tuo.
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Questo perché non hai voluto che avesse
le tue fattezze… – ribatté Roj ridendo. – …e poi, dopotutto, dovevamo
pur prendere qualcuno come modello.
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Immagina se Kelden Amadiro vedesse due
me stessi aggirarsi nelle vicinanze del suo Istituto di Robotica. –
scosse la testa. - Ah, ma adesso basta con le chiacchiere e cerchiamo di
completare il nostro lavoro.
Si avvicinò
al corpo immobile di Daneel e con voce perentoria disse:
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Daneel 01: nuova operazione. – un bip
proveniente dal corpo dell’androide confermò l’avvenuta ricezione ed
esecuzione dell’informazione.
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Daneel 02: apertura settore 1B5FDE.
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Daneel 03: caricamento stringhe da
1B5FDE.01 a 1B5FDE.1040.- attese qualche secondo.
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Daneel 04: aggiornamento sistema
operativo EGO.
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Daneel 05: fine operazione.
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