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La Trilogia Marziana

 di Kim Stanley Robinson

Occupandomi a livello amatoriale anche di spazio ed astronautica e interessandomi da qualche tempo al tema di una possibile colonizzazione del pianeta  rosso, mi sono imbattuto in diverse citazioni entusiastiche della “Trilogia Marziana” di kim Stanley Robinson.

In Italia pressoché sconosciuto, questo non prolifico ma ottimo autore, presenta la sua opera marziana con la vittoria su tutti i 3 libri di un premio “Nebula” e di due “Hugo”, questi ultimi equivalenti ad un Oscar della letteratura di fantascientifica. (vinti ben otto volte da Asimov)
 

 Kim Stanley Robinson


Purtroppo in Italia è stato pubblicato da Mondadori solo il primo libro  (con il titolo “Il rosso di marte”, traduzione non corretta, perché l’originale suona “Marte Rosso”).
Mi decisi dunque, per non snaturare il giusto proseguire  della storia da un volume a l’altro ad acquistare l’intera trilogia in inglese lasciandomi trascinare dal suono e le immagini di una lingua che, leggendo Asimov, ho imparato ad apprezzare per la scorrevolezza e la capacità di creare immagini potenti con un uso limitato di vocaboli.

Il lavoro di Kim Stanley Robinson, scrittore californiano classe1952, è il frutto di quindici anni di studio e di una minuziosa, quasi maniacale, dedizione all'esplorazione delle possibilità tecnico – scientifiche ATTUALI  della colonizzazione di Marte.

Possiamo dire che si non si tratta di Fantascienza, ma di  un romanzo scientifico speculativo in quanto le conoscenze tecniche usate  nell’opera sono ad oggi disponibili o in stato di sviluppo. A differenza  di quanto faceva il "Buon Dottore", Kim Stanley Robinson divulga in modo dettagliato ma comprensibile le tecnologie impiegate nei suoi romanzi. 

La geografia poi, come la descrizione del paesaggio marziano è minuziosissima, al limite della pedanteria, così come la caratterizzazione dei personaggi, così meravigliosamente tratteggiati  attraverso un opera che complessivamente supera le 2000 pagine, che alla fine pare di avere a che fare con persone reali.
 

La conquista

La terraformazione

Il trionfo di Marte


Marte come prossimo passo per l’umanità, Marte come una sfida alla capacità dell’uomo di piegare una natura estremamente ostile e trasformarla in una culla di civiltà.
Marte come laboratorio scientifico, politico e sociale, nel quale creare una nuova società post capitalistica, richiamando, integrando ed amalgamando tutto ciò che di buono esiste nella cultura umana.

La strada per questi obiettivi sarà difficile e costellata, come tutte le imprese umane, di sconfitte terribili e delusioni cocenti, tradimenti e guerre, ma il lieto fine (anche se con  venature d'amaro) fortunatamente non ci sarà sottratto.

Nella Trilogia Marziana troviamo il mito americano della frontiera, l'ecologia, lo sviluppo sostenibile, la nonviolenza, i problemi del “meltin’ pot” (la società multietnica) e l'evoluzione della famiglia,  in un ritratto disilluso del  liberismo sfrenato come delle utopie collettivistiche.  

Dunque una modernissima saga post-moderna e oserei dire post-Asimov, un opera di altissimo potenziale ispirazionale che,  mi fa dire  del suo autore che pur “poggiando i piedi sulle spalle dei  giganti”  ha saputo creare qualcosa di nuovo che vale la pena di leggere.

 Andrea Ghilardi -  agosto 2005