"Rompicapo in quattro giornate" Maggio 2007: la Mondadori ha deciso di fare un regalo inaspettato a tutti i Fan di Isaac Asimov con la ristampa (la prima uscita italiana è del 1993) nella collana Oscar Best Seller di uno dei pochi gialli di Isaac Asimov tradotti in Italiano: “Murder at the A.B.A.”, (“Omicidio alla A.B.A.”). A.B.A. è l’American Bookseller Association, la maggiore associazione di settore delle librerie Americane. La vicenda si svolge durante il loro congresso organizzato in un grande albergo di una città americana durante i quattro giorni a cavallo del “memorial Day” (26 maggio) del 1975 che vede partecipare proprietari di importanti librerie, editori e numerosi autori. “Enigma in quattro giornate” è un giallo psicologico in cui tramite la raccolta di indizi, l’attento delineare il profilo dei sospetti ed il ragionamento, un detective anche se improvvisato arriva alla soluzione di un delitto facendo smascherare il colpevole sullo schema di quanto accade in telefilm di successo come il “Tenente Colombo” (di cui Asimov era un grande appassionato). La particolarità di questo racconto sta nel fatto che l’evento si è svolto davvero nelle date e nei modi descritti, che molti dei personaggi citati (tra cui lo stesso Asimov, Carl Sagan ed altri) sono stati veramente presenti, solo i protagonisti del libro e naturalmente il delitto con quanto ne consegue sono frutto dell'immaginazione dell’autore. In realtà fu la casa editrice Doubleday che suggerì ad Asimov di scrivere qualcosa in occasione del congresso dell’A.B.A., concedendogli però solo tre mesi di tempo. Egli accettò di buon grado un lavoro che dovette sembrare semplice e veloce da compiere visto che egli, pur essendo molto dedicato al lavoro, amava moltissimo incontrare ed intrattenersi con colleghi, editori e fan duranti eventi pubblici di ogni genere. Diversi fattori però contribuiscono a rendere questo racconto inusuale tra cui la presenza dello stesso Asimov* che naturalmente interpreta se stesso, in veste di personaggio secondario, conoscente ed a tratti “spalla” del protagonista, Darius Just, scrittore mediocre ma dotato di notevole talento investigativo. Intrigante è il continuo alternarsi e compenetrarsi tra realtà e finzione. La caratterizzazione che Asimov fa di se stesso nel racconto, fedele a quella riportata nelle sue autobiografie, è quasi speculare alla personalità del protagonista, Darius Just in realtà portatore di altri tratti dell’ego dell’autore. Assistiamo allo sdoppiarsi del Buon Dottore in due personaggi (anche se il protagonista è e rimane Just) fino a farci suggerire dallo stesso Asimov una coppia di di risolutori di misteri ben più famosa: Sherlock Holmes ed il Dott.Watson. Scritto in uno stile disinvolto, da romanzo poliziesco ma anche frizzante contiene anche, cosa assai inusuale per lui, molteplici riferimenti al sesso. Nello svolgersi della storia emergono poi chiari accenni ad alcuni dei temi cari tanto cari al nostro: la difesa del pensiero razionale, il femminismo e l’ambientalismo contribuendo a fare di “Enigma in quattro giornate” una lettura piacevole ma non banale, altamente consigliabile ad ogni estimatore di Isaac Asimov. Andrea Ghilardi - luglio 2007
* anche nella serie di Azazel Asimov si presta come spalla del protagonista. |